“Il nido come osservatorio e come luogo dove trovare insieme risposte alle nuove esigenze sociali e lavorative, confronto e condivisione favorita da un clima di accoglienza e di appartenenza, dove il nostro servizio può diventare un’intenzionale contesto di educazione familiare per i genitori, valorizzata e sostenuta da percorsi di “continuità educativa” tra il nido ed il contesto familiare.

Dove gli spazi e i tempi sono pensati per creare un “clima” sempre meno istituzionale, come ci definì Anna “la casa del nido”.

Una particolare competenza professionale, che deve formarsi continuamente, attraverso il nostro lavoro quotidiano con le famiglie possiamo anche a far divenire i servizi per l’infanzia dei veri e propri strumenti di promozione della partecipazione.”